lunedì 8 ottobre 2012

che bello ...ma anche no



che bello di domenica mattina zappingando qua e là incorrere in un ministro, credo quello dell'agricoltura, dott. Mario Catania, che finalmente parla in maniera competente ed erudita di consumo del suolo, ancor più bello sentire che con un decreto legge si è posto un freno alla cementificazione scellerata di questi ultimi 50 anni (!!!) .
 ... tu mi porti suu... Ma ancora più su , oggi c'è un nuovo modo di sentire l'ambiente e concepire il riscatto economico cui agogna i l nostro paese, noi per primi, e questa nuova maniera passa proprio per la rivalutazione del territorio, per la manutenzione  e cura dello stesso. Che poi vuol dire in ultima analisi anche agricoltura. Agricoltura però non certo intesa come facevano spesso i nostri bisnonni che di fatica  si sono ammazzati e che, anche per colpa di valutazioni politiche errate, ben poco hanno ricevuto in termini di profitto e prestigio.
Oggi si parla, o almeno si dovrebbe parlare, di un agricoltore più consapevole che adotta le nuove tecnologie rispettando però l'intero ecosistema in cui opera.
Facile a dirsi,diranno gli interessati, tutte chiacchiere ! però con un po' di conoscenze tecniche, che non vuol dire applicazione scriteriata della chimica, e una buona dose di incentivi statali, regionali per esempio ;), ce la si potrebbe davvero fare.
Ritornare al vecchio o all'antico, forse la seconda, suona meglio, ma con in mente i principi fondamentali della biologia e dell'ecologia. I  bisnonni in questo, infatti, erano molto più saggi ed eruditi di noi. I rimedi contro parassiti e malattie erano spesso naturali, invece di fertilizzare a bomba applicavano l'alternanza delle coltivazioni e non bruciavano in maniera dissennata le risorse nutrizionali e minerali del suolo. La loro  terra era più sana! i guai sono cominciati con l'industrializzazione del settore con l'arrivo dei grandi gruppi che disboscavano intere aree solo per ottenere profitti facili e a breve termine, o che imbrigliavano il corso dei fiumi per colonizzare zone di discreto, o notevole, interesse urbanistico, leggi edilizio.
...poi mi lasci cadere...
e così arriviamo all' "anche no". Infatti pare che proprio questo stesso team di tecnici-ministri, cui fa parte il dott. Catania, abbia decretato la deregolamentazione per le costruzioni private. E cioè? cioè pare che oggi si possa costruire solo dopo semplice richiesta al proprio comune di residenza, che se non risponderà entro un certo periodo, si intenderà consenziente. Vale la legge del silenzio/assenso. ahi ahi ma come? e la cementificazione dissennata? e il consumo del suolo? e la nuova economia?

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